Attualmente, qualunque azienda è tenuta a innovare. Quindici o venti anni fa una company che si era mossa in maniera innovativa guadagnava vantaggio competitivo su altri player, entrando in maniera disruptive nel mercato.

Oggi, invece, non innovare significa meramente non sopravvivere, estinguersi. Ancor maggiormente se l’azienda in questione è una startup e, nuovamente, ancora di più, se innovativa e nel settore tecnologico.


Innovare significa evolvere continuamente nella proposta di soluzioni e nella esplorazione di nuove modalità di business per meglio aggredire ulteriori fette di mercato. Le quali, altrimenti, verrebbero senz’altro aggredite da altri attori e competitor economici

Ecco perché G-move, startup innovativa con sede a Firenze, con indubbia vision, ha intuito che era necessario optare per un parziale pivoting del proprio business model e della propria soluzione tecnologica offerta.


Già dalla sua fondazione, G-move aveva inteso con modalità innovative che le counting technologies sarebbero state un vero game changers con la digital transformation e con la diffusione dei device mobile, smartphone e tablet su tutti.


Operando, infatti, il tracking del WiFi di tali device in qualunque spazio entro un certo raggio di decine di metri G-move, tramite il suo sensore (della cui implementazione tecnologica la startup fiorentina è proprietaria, in quanto patented), aveva anticipato molti player, già impegnati nel people flow monitoring.


Eppure G-move ritiene che la gestione e il monitoraggio dei flussi di persone sia solo un iniziale traguardo, uno step destinato a rendere vivo lo spazio fisico, attraverso la sua digitalizzazione.

E ciò viene raggiunto implementando la tecnologia sensoristica di G-move, il cui sensore da strumento di tracking evolve totalmente in piattaforma: una soluzione capace non solo di fornire servizi avanzati ma di creare direttamente valore essa stessa.


Una volta scaricato l’app del gestore dello spazio, che avrà integrato la parte funzionale di G-move, l’utente prende parte al processo di management attivo delle persone, attraverso l’invio di notifiche da parte della piattaforma; notifiche basate su geolocalizzazione, prevedendo i bisogni degli utenti e così portando l’esperienza su un altro livello.

Dalla gestione dei flussi di persone sulle carrozze dei treni sino al monitoraggio dei ritorni presso padiglioni in un contesto fieristico, G-move si inserisce così nel flusso delle dinamiche e delle intenzioni delle persone, anticipandole.


Perché G-move sa bene che innovare altro non significa che sbloccare opportunità a vantaggio dell’ecosistema e della comunità, creando valore.


Benvenuti nel mondo di G-move.