Lo sviluppo delle attività temporanee di Manifattura Tabacchi che da Giugno 2018 animano l’ex complesso industriale è stato caratterizzato da una continua trasformazione di spazi, dinamiche e offerte per il pubblico.

Per collocazione geografica e per funzione storica La Manifattura Tabacchi è stata percepita anche prima della sua chiusura nel 2001 come un luogo non visitabile, non permeabile. La sfida quindi di riportare la città a fruire gli spazi e gli edifici non come volumi di archeologia industriale ma come luogo pubblico e come centro fuori dal centro non è mai stata banale.

Le attività sono state guidate da tre direttrici, la prima quella della scoperta, ha caratterizzato la riapertura nell’estate 2018 attraverso una serie di festival pop up e si è svolta all’interno della piazza dell’orologio e in parte attraverso percorsi di visita alla ex fabbrica prima che iniziassero le operazioni di bonifica e i primi cantieri. La seconda direttrice, quella dell’abitare con continuità gli spazi, ha visto il suo momento di vero inizio nel giugno 2019 con l’inaugurazione dello spazio B9 e del suo cortile, uno spazio temporaneo che però contiene al proprio interno tutti gli elementi del progetto futuro, rappresentando un prototipo funzionante di spazio di lavoro, convivialità, retail e cultura. Il 2020, al netto dell’emergenza Covid-19 e delle necessarie misure di prevenzione e contenimento, è stato guidato dal consolidamento delle funzioni sperimentate durante il 2019 e dell’apertura ai linguaggi dell’arte contemporanea.

Per comprendere l’usabilità e il funzionamento degli spazi e delle attività in sicurezza è stato necessario fin da subito misurare a analizzare i flussi all’interno di Manifattura. Da questa esigenza è nata la collaborazione con la cooperativa G-move, startup innovativa che opera nel settore del “flow people monitoring” e che attraverso una sensoristica di ultima generazione riesce a raccogliere dati sul numero di persone all’interno di uno spazio e ad analizzare i loro comportamenti.

Questa scelta oltre ad aver permesso un’avanzata analisi dell’utilizzo delle funzioni e attività offerte attraverso heatmap ci ha permesso anche di capire tassi di ritorno e durata media della visita nello spazio modificando così l’offerta e le dinamiche di utilizzo degli spazi.

Anche durante la riapertura all’interno del contesto delle norme COVID-19 la sensoristica ci è venuta in aiuto per controllare in tempo reale affluenze e flussi pianificando al meglio sia i turni del personale di sicurezza che la tipologia di attività offerte.

Nella progettazione delle attività temporanee così come nella gestione di spazi aperti al pubblico è ormai necessario avere la possibilità di misurare i flussi sia come strumento di progettazione che come meccanismo per garantire al pubblico un accesso sicuro.